COSA GHE SE DRIO I NIZIOLETI VENEZIA

SABATO 9 APRILE 2016

Un viaggio storico-letterario con rappresentazione teatrale tra calli e campielli.

Posti disponibili max 50 

(l’uscita si farà solo con il raggiungimento minimo di 40 persone)

 

Quota di partecipazione soci: € 12,00 

Durata della Visita 2,5 ore circa

Ritrovo  P.le Roma Ponte Calatrava  ore 19.00 

 

Massima puntualità.

 

Per il pagamento della quota passare in segreteria. La quota di partecipazione all’uscita è confermata 

solo con il pagamento entro il 5 Aprile 2016.

L’eventuale rinuncia deve avvenire entro il 7 Aprile 2016, diversamente la quota di partecipazione non 

verrà rimborsata.

 

PRENOTAZIONI E PAGAMENTO: presso la segreteria della palestra. Tel.3283819364

 

Lun.- Mar.- Merc.- Giov.-Ven. dalle 17.00 alle 19.30

telefonare:   Girardi Eugenio 041 909958  cell.3408532657

www.polisportivaarcobaleno.it – info@polisportivaarcobaleno.it

 

A Venezia, per indicare i nomi delle calli e dei campi non si usano le targe come nelle altre città. Le denominazioni vengono perciò scritte sui muri delle case e dei palazzi adottando un fondo bianco sul quale si scrivono le lettere in nero. Questi sono i Nizioleti, cioè piccole lenzuola, infatti lenzuolo in veneziano si dice niziolo. Sono dei riquadri rettangolari in malta, tinteggiati in bianco (originariamente in calcina) con una cornice dipinta in nero, con pennello a mano libera con l'aiuto di un asse di legno. I caratteri sono dipinti con l'aiuto di forme di latta (dime) in cui sono sagomate le lettere dell'alfabeto e l'abile dipintore sa disporli "ad occhio" in modo da centrare le scritte e riempire simmetricamente il "ninzioleto". L'uso dei nizioleti o ninsioleti è stato adottato durante la dominazione austriaca. Prima, sotto la Serenissima, non c'erano e le denominazioni stradali erano patrimonio della gente che abitava in quella contrada. Infatti i vari nomi di calli e campielli, per la maggior parte, veniva dato dalla presenza di una famiglia o di una attività lavorativa o cose simili. Poi, vista la comodità, tale uso è rimasto.“ nizioleto, nizioleto …e adesso cossa ti ne conti?” Continua il nostro viaggio tra le curiosità della toponomastica veneziana,con uno sguardo particolare al sestiere di Dorsoduro e ai suoi illustri protagonisti.